Il gingol quotidiano di Radio Giovedì e'

giovedì 24 febbraio 2011

La critica della ragion scura doppio malto

Un'immagine filoso-fica
Filosofici Radiolettori,
Primo e Secondo Giovedì desiderano dedicare la trasmissione di questo giovedì a Questo Giovedì.

A Questo Giovedì

Caro Questo Giovedì, questo giovedì vogliamo indottrinare i nostri ignoranti Radiolettori, ché dire ignoranti è un eufemismo. Stavamo seguendo attentamente e contemporaneamente un porno sadomaso di Antenna 3 e un porno fetishcore su TV7  mangiando pop corn al burro scaduti da 3 mesi e qualche settimana quando, al momento dei consigli per gli acquisti abbiamo fatto un pò di zapping. Passando da un documentario sulle tecniche di accoppiamento dei sifaka (un genere di lemuri della famiglia degli Indriidae endemici del Madagascar) e una televendita di bambini rumeni rapiti, la nostra attenzione è stata immediatamente rapita da una puntata notturna dell’Università Telematica Internazionale UniNettuno. Il Professor Perin del Vaga, specializzato in tuttologia ha presentato alcune innovative tesi filoso-fiche che oggi Primo e Secondo Giovedì vogliono riproporvi. Ecco dunque i passi fondamentali:

“E’ concetto universalmente accettato che “bello” sia una categoria dell'estetica, creata dal quel mattacchione confusionario mangiaaglio di Platone, che nel corso dei secoli (tutti dal I° fino al XXI°) è rimasta immutata nel valore e nel candore.
Ebbene sì, amici, per centinaia di migliaia di kilojoule di anni il “bello” è rimasto un concetto chiaro a tutti, limpido e cristallino, ma, strano a dirsi, non è mai stato chiaro, limpido e cristallino quali siano le caratteristiche che caratterizzano il carattere del bello (scusate il didascalismo) e, soprattutto, mai è stato definito con chiarezza cosa esso rappresenti. Manca dunque una definizione universalmente condivisa dalla comunità scientifico-montana di filosofici pecoroni.

E per quanto riguarda il concetto di “buono”, incredibile a pensarsi, dirsi, lettera e testamento, stesso discorso!

Riportiamo quì fedelmente un discorso tipico tra due peripatetici greci, che vi può aiutare a comprendere la faticosa vita nel Peloponneso di 20 mila leghe sotto i mari fa:

S. -Ehi, Alcibiade, hai visto che '"bello” il nuovo tempio di Zeus?-
A. -Caro Spiridione, tu dici “bello”, ma bello in che senso?-
S. -Alcibiade, “bello” nel senso che mi piace!-
A. -Spiridione, sei proprio un sempliciotto...- 

Paradossale, no?
Forse capzioso, ma nessuno capirebbe.

Due dilemmi dunque, quello dell’oggettivizzazione del “bello” e del “buono”, che hanno accompagnato l’intera umanità nel corso dei secoli (tutti i secoli: I, II, III, IV, V, ecc ecc fino a XX).
Cosa è il “bello”? Cosa è “buono”?
Il panettone è “buono”?
La carta da parati anni ‘60 è “bella” o forse è “buona”?
E il coccodrillo come fa?

Ma oggi, strabiliati Radiolettori e mirabilanti Radiolettrici, se a questo punto della puntata state ancora leggendo, Primo e Secondo messi insieme, hanno deciso di dire basta alla confusione. E l’hanno detto insieme con questo risultato:

Basta, confusione!



Grazie all’atteggiamento filosofico di Radio Giovedì, l’emittente a tutta gnoseologia, che consiste nell’avere programmaticamente e insindacabilmente ragione (atteggiamento che indiscutibilmente appartiene alla Radio che state leggendo e che, alla luce di questa frase, utilizza gli avverbi in modo sorprendentemente esagerato), oggi abbiamo la possibilità di chiarire il dubbio che attanaglia l’umanità tutta da secoli e secoli.
Amen!
E’ infatti grazie alla nuova produzione di Beer Bone che Radio Giovedì ha imbottigliato esattamente due settimane e mezzo fa e il suo affermarsi a livello galattico che i concetti, fino ad oggi confusi e nebulosi, di “bello” e “buono” sono stati finalmente chiariti.
  • “Bello” è tutto ciò a immagine e somiglianza di Primo Giovedì, rettore, reattore e pornoattore unico e insostituibile di Radio Giovedì.
  • “Buono” è tutto ciò che è simile per sapore alla Beer Bone, sponsor ufficiale della Radio e unica birra sul mercato al gusto di birra.
E adesso, a proposito di Beer Bone, un messaggio dal nostro sponsor che vi ricorda che dovunque ci sia una casa, c’è anche un frigo.
E se c’è un frigo, perchè non riempirlo di fresca Beer Bone?

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sabato 19 febbraio 2011

A Radio Giovedì, Cronaca - ANSA

Milano - Da una serie di video consegnati questa mattina da alcune ex radioline polacche al quotidiano "il Giornale" -che verranno pubblicati nei prossimi giorni- emergerebbe che nella Redazione di Radio Giovedì non sia mai scorsa nemmeno una goccia di birra!

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giovedì 17 febbraio 2011

Marzullo intervista Primo Giovedì

Primo Giovedì è un grande uomo.
Grande pressapoco così.
Digei, uomo di cultura, spettacolo, teatro, cinema, musica e alcool.
Mirmecologo, domandologo, speleologo, archeologo, ideologo e proptologo.
Consulente, docente, conducente, dirigente, assistente e saccente.
Guardarobiere, portiere, barbiere, giardiniere, infermiere e carabiniere.
Allenatore, allevatore, amministratore, danzatore, intagliatore e untore.
Archivista, barista, ascensorista, attrezzista, ceramista e farmacista.
Cameriere, cantoniere, lattoniere, magazziniere, pasticciere e artificiere.
Astrologo, musicologo, astronomo, agronomo, filosofo e pornostar. 

In questo elenco è presente un intruso, trovatelo e scrivete la soluzione a: radiogiovedi@gmail.com.
Il vincitore riceverà in premio un poster ritraente una cassa di Beer Bone Special Edition.
Ora stappate una birra e godetevi l’intervista.




GM: Divulgatore radiofonico, giornalista, scrittore, cantante, mastro birraio, uomo di comunicazione, pornoattore. Ma lei, intimamente, come si considera?
PG: Bello.

GM: Tutti concordano che i suoi programmi siano l’esempio da seguire. E’ Radio Giovedì la buona radio?
PG: Secondo te, dovrei forse rispondere: no, è Radio Maria l’esempio da seguire?

GM: Come è stata la sua vita?
PG: Spericolata.

GM: Rimpiange qualcosa? Qualche rimorso?
PG: Sì, non essere entrato in politica il 26 gennaio 1994...

GM: Come è arrivato alla radio?
PG: In Porsche.

GM: Le sono state conferite 3 lauree Honiris Causa per la divulgazione, si è montato la testa?
PG: Devo ammettere che quando mi hanno conferito la prima un pò mi sono montato la testa... poi l’hanno data anche a Valentino Rossi e ho smesso.

GM: Che differenza intercorre tra l’uomo di radio e lo scrittore?
PG: Che differenza intercorre tra un uomo che dice stronzate e uno che le scrive?

GM: Ha paura della morte?
PG: Se continui con queste domande tu dovresti cominciare a temere la morte.

GM: Lei perde mai la pazienza?
PG: Direi quasi mai... solo quando vengo intervistato da un deficiente corro questo rischio.

GM: La mondanità le piace?
PG: Ad essere sincero preferisco la birra.

GM: Pazzie per una donna ne ha mai fatte?
PG: Pazzie vere e proprio direi di no. Ricordo solo che una volta ho incendiato la macchina di un mio contendente con dentro sua madre ma poi ci siamo chiariti e tutto è finito lì.

GM: Legge l’oroscopo?
PG: No, solitamente me lo faccio recitare dalle Radioline in topless mentre bevo Beer Bone.

GM: La tecnica ci spinge a fare ciò che praticamente si può e non ciò che moralmente si deve?
PG: Secondo me scopi poco...

GM: Cosa non sopporta?
PG: Farei prima a dirti quelle 3 cose che sopporto: la gnocca, la birra fresca e... direi che non c’è altro.

GM: Noi siamo abituati a vederla sempre sorridente, gioioso e positivo. Quando è triste che fa?
PG: Bevo e torno felice.

GM: Crede in Dio?
PG: Dire che credo in Dio non è corretto. Diciamo che Dio crede in me ma spesso non è reciproco.

GM: Ci vuole tenacia nella vita per avere successo?
PG: No. Basta avere più culo che anima o un sacco di soldi.

GM: Vale anche in amore?
PG: Non credo. In amore bastano i soldi. Più sono, meglio è.

GM: Come è stata la sua infanzia?
PG: Lunga... pensa che è durata 14 anni.

GM: Ha fatto altri lavori prima di approdare al mondo radiografico?
PG: Se scippare vecchiette in motorino (io non le vecchiette) mentre camminano sul marciapiede e disegnare sulle facciate dei palazzi enormi falli, allora sì. Poi ovviamente ho cantato sulle navi da crociera...

GM: Passa per essere un intellettuale della radio. Trova questa definizione appropriata?
PG: No. Trovo che sia estremamente restrittivo confinarla al mondo radiografico.

GM: Si sente popolare?
PG: Il giovedì sì.

GM: Le cose che ci si lascia dietro alla fine ci raggiungono sempre?
PG: Dipende dal loro olfatto o dal senso dell’orientamento, non ultimo dalla loro velocità.

GM: Le piacerebbe diventare centenario?
PG: Veramente preferirei diventare milionario...

GM: La libertà cosa è?
PG: Un sostantivo.

GM: E il potere?
PG: Anche.

GM: Chi è felice ama o chi ama è felice?
PG: Non lo so ma ti posso assicurare che nel dubbio io bevo, poi sono felice e amo. Tanto!

GM: Perchè ha sempre avuto la barba?
PG: Perchè non ti fai i cazzi tuoi?

GM: Ha mai avuto il complesso di essere grasso?
PG: No, ma quando guardo la TV ho spesso il complesso di superiorità.

GM: I drogati sono persone che hanno perso la voglia di vivere o la speranza?
PG: Qualunque cosa abbiano perso penso siano più comunque più fortunati degli Hare Krishna o di Sandro Bondi.

GM: Chi è Dio?
PG: Prima era Ronnie James, poi è morto...

GM: Che cosa la fa arrabbiare?
PG: L’ipocrisia, l’ingiustizia ma soprattutto Radio Di Gei (ndr. Radio Deejay).

GM: La satira è di destra o di sinistra?
PG: Nessuna delle due: la satire è una cosa seria.

GM: Come si fa a prendere in giro un politico che spesso è già ridicolo di suo?
PG: Oscar Wilde sono certo che avrebbe l’aforisma giusto... io trovo sia solo una perdita di tempo.

GM: C’è un momento particolare della giornata nel quale si esprime meglio?
PG: Stai scherzando... checcazzo di domanda è?

GM: Ridere è una libertà suprema o una regola di vita?
PG: Fossi in te mi farei vedere da un bravo specialista...

GM: Essere dissacratori a vent’anni è un obbligo, continuare ad esserlo dopo i cinquanta è un privilegio?
PG: Posso solo dire che fare domande deficienti a vent’anni ci può stare, farle a cinquanta diventa un problema...

GM: E’ un uomo duro?
PG: Chi?

GM: Come consuetudine, a questo punto sii faccia una domanda e si dia una risposta.
PG: Perchè ho accettato questa intervista? Per il cachet... e colgo l'occasione per salutare mamma e papà!

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giovedì 10 febbraio 2011

Metteteci Silvio

Benpensanti Radiolettori, pudiche Radiolettrici,
ora rispondete sinceramente a questa domanda: vi ha mai deluso Primo Giovedì?
Se rispondete qualcosa di diverso da un “no”, state mentendo. E ne siete consapevoli. Inoltre provereste un sacco di vergogna per voi stessi e arrossireste. Quindi vi sgameremmo in men che non si dica e fareste una figura barbina, pessima, perdendo quel pizzico di credibilità che ancora, nascosta da qualche parte, vi è rimasta.
Quindi dite subito la verità, vi conviene. Conoscete il “dilemma del prigioniero”? No? Bè, non sperate che ci prendiamo la briga di venirvelo a raccontare, branco di caproni che non siete altro!
Comunque, a proposito di dire la verità, dovete sapere che c’è gente geneticamente modificata o con 8 strati di fondotinta che riesce a non arrossire mentre racconta frottole e dunque pensa di farla franca. Certo, in un paese normale, con una popolazione intellettualmente normodotata, una persona di questa caratura non farebbe due passi per strada senza che qualcuno gli scoppi a ridere in faccia. Invece in altri paesi più regrediti questo non succede e un farabutto di bassa lega può indisturbato continuare a farla franca e governare. L’Italia è un paese più regredito rispetto agli altri. Certo, anche più bello, ma soprattutto regredito. Ma, per fortuna, qualcuno che ancora riesce ad indignarsi per le marachelle che qualcunaltro combina c’è, anche in Italia.
Beppe Grillo vi starete domandando?
NO! Qualcuno di moralmente più elevato...
Signorini ribatterete con fare saccente?  Sbagliato.
Travaglio? Nemmeno.
Cristiano Malgioglio? Acqua alta.
Di Pietro? Bé, non esageriamo...
Ebbene, radiogenici Radiolettori, stiamo parlando di Vasco, Vasco Rossi.
La settimana scorsa il Blasco nazionale ci ha telefonato in redazione dicendoci che si è rotto i coglioni di questa vicenda di menzogne che in questo periodo circonda Silvio, Silvio Cav. Berlusconi, rovinando la sua reputazione (quella di Vasco, in quanto italiano) e ha deciso di scrivere una canzone. Ovviamente prima di darla al suo discogra-fico, ha pensato di passare in redazione di Radio Giovedì e sottoporla alle sapienti orecchie di Primo, meno disco ma sicuramente più fico.
Bene, nostalgici Radiolettori, si tratta del remake di una vecchia splendida canzone degli anni ‘80 alla quale Vasco ha modificato leggermente il testo.
Primo, dopo averla attentamente ascoltata per 20 secondi, ha detto “sì!” e Vasco si è deciso ad inciderla... e sarà la traccia tre del nuovo repackaging di Bollicine, di cui vi riportiamo l’artwork rinnovato per l’occasione.




Impazienti Radiolettori, ecco solo per voi un accenno del testo che potrete aurigliare a breve sulle migliori frequenze web:

“Portatemi Silvio!”

Metteteci Silvio
sul banco degli imputati
metteteci Silvio
e giudicate anche lui
come noi
e difendetelo voi
buoni cristiani
Portatemi Silvio
lo voglio vedere
portatemi Silvio
gli devo parlare
gli voglio chiedere
di una vicenda che ho sentito
ma che non ho capito
quanto ha pagato
quante minori ha chiavato
anzi
adesso cosa ha raccontato?
adesso a chi ha telefonato?
Portatemi Silvio

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giovedì 3 febbraio 2011

Mike è resuscitato

Sbigottiti Radiolettori, riesumate Radiolettrici,
c’eravamo sbagliati.

Anche noi commettiamo degli errori, seppur con la stessa periodicità del Ciclo di Saros.
Avevamo annunciato il rapimento di Maic Bongiorno da un cimitero Da Niente (NO) ma, santommasiani Radiolettori, oggi sappiamo che non è così.

D’altra parte, avevamo solo tre possibilità:
  • la A (il rapimento)
  • la B (la fuga)
  • la C (la resurrezione)
Ovviamente conoscendo il coraggio di Capitan Maic, che ha più volte dimostrato prestando il volto per millenni e millenni alle peggiori televendite del pianeta, avevamo escluso a priori la possibilità della fuga e, non ce ne voglia, la possibilità della resurrezione ci sembrava un pochetto esagerata, quindi abbiamo optato ad occhi chiusi per accendere l’opzione A: il rapimento.

E lui ci ha traditi!

Proprio così, spettrali Radiolettori, 9 giorni sono passati dal funesto annuncio della sparizione di Maic dal Campo Santo Da Niente (NO), e oggi, in esclusiva, Radio Giovedì può annunciarlo: Maic Bongiorno non era stato rapito da alcun delinquente, ma è resuscitato. Proprio così: R-E-S-U-S-C-I-T-A-T-O!
O, ancora meglio: oʇɐʇıɔsnsǝɹ (provateci voi se siete capaci... a scriverlo al contrario!)

Se la resurrezione sia stato uno dei benefit della fedeltà a Mediaset non è dato saperlo...

Ora vi starete chiedendo, fedeli Radiolettori:
“Sì ma adesso dove è finito? Berlusconi è ancora qua a rompere il cazzo quindi non può essere salito alla sua destra... dunque? Dove si trova Maic?”
Indigesti Radiolettori, la redazione di Radio Giovedì vi consiglia, prima di procedere con la lettura, di sedervi.
Di allacciare le cinture di sicurezza.
Di mettere gli occhiali protettivi e le scarpe antinfortunistiche.
Di masticare un Vivident per sistemarvi l’alito.
Indossare il casco e sappiate che in caso di malessere alcune luci di emergenza mostreranno un sentiero luminoso che vi condurrà alle uscite di emergenza dalla Redazione, che sono posizionate nella parte anteriore, centrale e posteriore dalla Redazione stessa.
Identificate l'uscita a voi più vicina, ricordate che potrebbe trovarsi dietro di voi, e seguite le istruzioni delle Radioline per prepararvi alla rivelazione.
L’amatissimo Maic si era solo assentato qualche giorno per rifarsi il trucco e parrucco per tornare più allegro che mai nelle vesti di San Michele Bongiorno e interpretare il ruolo di UNICO PRESENTATORE DEI RADIOQUIZ DI RADIO GIOVEDI FINO AD ORA RESUSCITATO (per comodità UPDRDRGFAOR) sulle frequenze di Radio Giovedì.

Allegria, Radiolettori.

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