Il gingol quotidiano di Radio Giovedì e'

giovedì 11 novembre 2010

MILANO - ARRESTATO PER UN REATO MINORE, HA VISTO LA SUA FOTO SEGNALETICA DIFFONDERSI SUL WEB

Milano: crede a un concorso di Radio Giovedì e si fa tatuare il nome della radio sulla fronte.

Maicol F. ha poi fatto causa all'emittente radiofonica, ma senza successo.

MILANO - Quando gli agenti della polizia della Barona, quartiere a Sud di Milano, hanno arrestato Maicol F. giovedì scorso per non essersi presentato in aula per rispondere all’accusa di aver fatto sesso con Rosy Bindi senza il previo consenso di Bersani, hanno capito subito che il soggetto in questione un po’ strano doveva esserlo. La sera prima, infatti, era stato visto nel privè dell’Holliwood in atteggiamenti molto “sensibili” con Lele Mora e Sandro Bondi...
Come giudichereste voi una persona che si fa volontariamente tatuare sulla fronte il logo di una stazione radio, per quanto famosa,  in risposta ad un concorso lanciato via etere da due digei che si fanno chiamare Primo e Secondo Giovedì?
D’accordo, gli aggettivi si sprecherebbero: sbadato, scemone, stupidino, coglionotto?
Se non credete a quello che vi sto raccontando, buttate un occhio alla foto segnaletica (qui sotto) scattata dalla polizia tre giorni fa e diffusa in maniera virale sul web, dove il 28enne, grazie a Radio Giovedì, è ormai diventato una celebrità. Di certo, la storia di Maicol ha dell’incredibile.

Nell'immagine, Maicol F., il tatuato, mentre starnutisce

LA VICENDA - Dal rapporto redatto dal Tenente Colombo, Cristoforo Colombo, pare che un giovedì qualsiasi tra i 5 che si sono susseguiti con cadenza settimanale nell’intero mese di ottobre 2010 il ragazzo abbia letto i due disc jockey della radio universalmente famosa, Radio Giovedì, scrivere che avrebbero dato una ricompensa a sei cifre (il valore di tre lattine di Beer Bone Limited Edition) a chiunque si fosse fatto tatuare “su una parte vistosa del proprio corpo” il nome e il logo della stazione radiofonica stessa. Detto fatto, Maicol si è fiondato da un ancora anonimo  tatuatore per riemergerne ore dopo con la fronte incisa dalla scritta «Radio Giovedì» e poco sotto «o mercoledì o venerdì o mai». Peccato, però, che quando, contento come una Pasqua, si è presentato alla redazione della Radio per richiedere il compenso, si sia sentito rispondere che le tre lattine di Beer Bone sono già state scolate da tempo dai due digei  e che, comunque, il marchio non è «o mercoledì o venerdì o mai» ma «o venerdì  o mercoledì o mai». A quel punto, Maicol preso dalla disperazione e dall’incoscenza ha deciso di citare l’emittente in giudizio, sostenendo «che aveva spinto gli ascoltatori a tatuarsi in maniera permanente, così che questi potessero venire riconosciuti e ridicolizzati pubblicamente per la loro avidità e la loro mancanza di buon senso». Resosi forse conto dell’inconsistenza della sua azione legale, poche ore dopo Maicol ha ritirato la querela nei confronti dei due digei.
Ironia della sorte, oggi la stazione radio ha pure cambiato logo e nome... adesso si chiama "Radio Giovedì, l’emittente a tutta birra". Ma Maicol resterà legato a vita alla vecchia gestione. In tutti i sensi.

Maurizio Belpietro

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