Il gingol quotidiano di Radio Giovedì e'

giovedì 20 maggio 2010

Le nobili verità di Radio Giovedì


Le Quattro (3) Nobili Verità rappresentano un elemento cardine della religione di Radio Giovedì, e riguardano l'annoso problema esistenziale della vita di uno spicherbarradigei.


La narrazione classica delle vicende vuole che il principe Primo Giovedì, detto il Buddha o il Primo Digei Supremo, accompagnato dal fratello Secondo Giovedì, detto il Buddha o il Secondo Digei Supremo, spesero interminabili minuti di terribile sobrietà nel tentativo di sviluppare la dottrina della religione di cui furono i primi e unici maestri indiscussi: la Confraternita delle Anime Zelanti, Zuzzurellone e Oziose® -C.A.Z.Z.O-.
Queste vicende li portarono con sollecito ad abbandonare l'aristocratica e pettinatissima vita principesca di palazzo per intraprendere la irta e incerta strada del mondo radiografico. Da quel momento le settimane di Primo e Secondo Giovedì non sono altro che il susseguirsi di festini privati a base di droga, musica, sesso hardcore (organizzati da splendide ragazze del mondo dello spettacolo) nonché happening e vernissage (sponsorizzati dalla ineguagliabile, unica e freschissima Beer Bone).


La prima conclusione ferma di tale ricerca fu lo sviluppo della dottrina detta delle "Quattro (5) Nobili Verità". Capirono l'importanza di tale dottrina durante una meditazione condotta negli studi di Radio Giovedì, alla presenza di 30 vergini, 4 troione e 12 fusti di Beer Bone.

Le nobili verità individuate da Primo e Secondo Giovedì sono nell'ordine:



1) La verità del dolore
Nella vita dei Non Radiolettori (in sanscrito irotteloidaR noN), dei quali Maicol è il massimo esponente e teorico, è insita la "sofferenza" (in sanscrito, aznereffos).
Nei testi canonici Primo Giovedì individua tre tipi di dolore:
  • Dolore in quanto non radiolettore. Questa categoria riassume i dolori derivanti dalla mancanza, nella vita quotidiana di ogni essere senziente (koala e panda compresi), di Radio Giovedì.
  • Dolore per ciò che sei e per ciò che non potrai mai essere. In questa catergoria, ritenuta la peggiore, Primo riassume con estrema chiarezza le terribili sofferenze procurate in prima istanza dall'essere Maicol ma, soprattutto, dal non poter essere mai come Primo Giovedì. Tale esperienza del dolore riguarda anche Metallari, Testimoni di Geova e Opossum in quanto tali (vale la proprietà invariantiva: si può cambiare l'ordine: Opossum, TdG, Metallari ma il risultato non varia). Questo emerge ancor più chiararamente dall'inutilità delle numerose, rumorose e inutili attività praticate da questi personaggi.
  • Dolore per ciò che non puoi avere. In questa categoria vengono elencati i dolori relativi all'insoddisfazione perenne procurata dalla mancanza di Beer Bone che cagiona frustrazione e grande sofferenza. Sintomi: rapida emarginazione dal tessuto sociale urbano di tutti gli individui che non bevono Beer Bone in quanto portatori di una rapida e inevitabile caduta delle unghie dei piedi di chi gli sta vicino (tre metri di raggio).

2) La verità dell'origine del dolore
Il "dolore" non è colpa del mondo, né del fato o di una divinità. Non è colpa di Maicol o del Ciprino Dorato né dello Stercoraro (a cui esprimiamo tutta la nostra solidarietà per la vita di merda che la natura, il fato e la divinità gli hanno assegnato) e, udite udite: non avviene nemmeno alla cazzo. Il dolore è originato e sapientemente inflitto da Primo e Secondo Giovedì in persona.
Quindi, prima di non ascoltare Radio Giovedì, pensateci bene, almeno quattro (6) volte al giorno.



3) La verità della cessazione del dolore
"Esiste l'emancipazione dal dolore?": è questa la domanda che più e più volte Primo e Secondo Giovedì hanno sentito ripetersi dalle orde di infedeli in pellegrinaggio presso la redazione di Radio Giovedì in occasione della distribuzione settimale di Beer Bone a poveri, a inetti e a Sandro Bondi.
Certo che esiste, è la risposta di Primo e Secondo Giovedì. E per sperimentare l'emancipazione dal dolore occorre poco, aggiungono con celestiale tranquillità: basta tenere in sottofondo Radio Giovedì, leggere le trasmissioni settimanali di Primo e Secondo Giovedì e, ovviamente, bere birra di qualità, in quantità... anche limitata ma mai sotto i tre (2) galloni al dì.
Questo stato di cessazione del dolore viene denominato "goduria" (in sanscrito airudoG) o "sbronza" (in sanscrito aznorbS) a seconda della resistenza personale all'alcol.



4) La verità della via che porta alla cessazione del dolore
"Esiste un percorso di pratica da seguire per emanciparsi dal dolore?" è l'altra domanda che Primo e Secondo hanno sentito rivolgersi spesso e volentieri da pellegrini sordi, squinternati, disadattati e da Emilio Fede.
Il percorso spirituale da intraprendere per avvicinarsi a Radio Giovedì (in sanscrito: ìdevoiG oidaR) prevede i seguenti passaggi di avvicinamento allo stato di beatitudine:
  • andare su internet (per chi ha la possibilità anche su Giove... il segnale si prende ugualmente bene).
  • digitare su Mozilla Firefox (non su un browser qualsiasi) la preghiera di invocazione alla Radio che recita, più o meno, così: radio-giovedi.blogspot.com. Per i meno dotati (ovviamente da un punto di vista intellettivo), Primo e Secondo Giovedì consigliano di lasciarsi prendere dal panico suggerendo: basta solo digitare "Radio Giovedì".
  • accendere le casse o alzare il volume diciamo... tanto così: ----
  • leggere la Radio e ascoltare i gruppi (ancora per pochissimo tempo "diversamente famosi").
  • sorseggiare Beer Bone (che vi consigliamo caldamente ghiacciata) e, in men che non si dica... toccherete le fantastiche e irraggiungibili (per un non radioascoltatore) tette del Nirvana del radioascoltatore.



Sebbene la tradizione abbia continuato ad analizzare le Quattro Verità, resta ferma la convinzione che quando le verità vengono pienamente afferrate e soteriologicamente conosciute ciò avvenga in un solo istante e per mezzo di una sana sbronza (conosciuta anche come: basa, balla, ciucca, botta...).


La conoscenza delle Quattro (2) Verità pare sia di alto grado alcolico e incredibilmente salvi-fica.

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